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ABC Lavoro: come richiedere gli assegni familiari e gli arretrati


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Come richiedere gli assegni familiari e gli arretrati? A chi va presentata la domanda? Quando e come avviene il pagamento? A queste ed altre domande proveremo a dare risposta in questa breve guida della rubrica ABC Lavoro.
Cosa sono gli assegni familiari (o meglio Assegni per il nucleo Familiare, ANF)
Gli assegni familiari, o meglio Assegni per il nucleo Familiare, conosciuti anche con l’acronimo ANF, sono una prestazione a sostegno del reddito delle famiglie dei lavoratori dipendenti ed equiparati e dei pensionati da lavoro dipendente, i cui nuclei familiari siano composti da più persone e che abbiano redditi che rientrino nei parametri stabiliti dalla Legge.
A chi spettano gli assegni familiari
Come detto sopra gli assegni familiari spettano:
-ai lavoratori dipendenti;
-ai lavoratori dipendenti agricoli;
-ai lavoratori domestici;
-ai lavoratori iscritti alla gestione separata;
-ai titolari di pensioni (a carico del fondo pensioni lavoratori dipendenti, fondi speciali ed Enpals);
-ai titolari di prestazioni previdenziali;
-ai lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto.
Gli assegni per il nucleo familiare spettano quindi alla generalità dei lavoratori, subordinati o parasubordinati, ai percettori di indennità di disoccupazione e ai pensionati da lavoro dipendente.
Il pagamento della prestazione è a carico dell’INPS, ma a seconda dei casi sarà corrisposto al richiedente direttamente dall’INPS o tramite datore di lavoro.
Per tutte le informazioni relative ai componenti del nucleo familiare, ai redditi da includere e al calcolo dell’importo spettante vi rimandiamo alla lettura della nostra guida.
A chi richiedere gli assegni familiari?
Gli assegni familiari non sono una prestazione automatica, cioè il pagamento viene effettuato solo se il beneficiario presenta la domanda al soggetto interessato. Come detto sopra questo soggetto può essere l’INPS o un datore di lavoro.
Domanda di assegni familiari al datore di lavoro
-lavoratori dipendenti e impiegati agricoli (il datore di lavoro si rivarrà poi del pagamento dall’INPS).
Domanda di assegni familiari all’INPS
-beneficiari di Cassa Integrazione a pagamento diretto, lavoratori in mobilità, lavoratori in disoccupazione;
-pensionati;
-lavoratori parasubordinati;
-lavoratori domestici (Colf e Badanti);
-operai agricoli.
Come richiedere gli assegni familiari e quando
A seconda del soggetto beneficiario, gli assegni per il nucleo familiare vanno richiesti tramite modulo ANF/DIP o modulo ANF/PREST.
Il modulo ANF/DIP va presentato direttamente al proprio datore di lavoro nel caso di pagamento da parte di quest’ultimo;
il modulo ANF/PREST va presentato dagli altri soggetti interessati direttamente all’INPS; a seconda dei casi deve essere presentato telematicamente (es. disoccupazione, lavoratori parasubordinati) o in modalità cartacea (es. lavoratori domestici). Consigliamo comunque di interpellare l’INPS in quanto le regole potrebbero cambiare periodicamente.
Generalmente la domanda riguarda il periodo che va dal 1° luglio di ogni anno al 30 giugno dell’anno successivo, ma può riguardare anche periodi diversi, come per i lavoratori parasubordinati e per Colf e Badanti. Per ogni annualità (o frazione nel caso in cui il rapporto inizi dopo il 1° luglio) e per ogni datore di lavoro va presentata una nuova domanda.
Come avviene il pagamento degli assegni al nucleo familiare
Ora che sappiamo come richiedere gli assegni familiari e gli arretrati, vediamo da chi verrà pagata materialmente la prestazione.
Il pagamento decorre dal momento in cui viene presentata la domanda, ma può riguardare anche periodi arretrati se il rapporto di lavoro (o la prestazione INPS) è iniziato prima, ma non sono stati ancora richiesti gli assegni familiari. In questo caso si parla di assegni familiari arretrati, che possono essere richiesti fino a 5 anni indietro, per il dettaglio vi rimandiamo alla lettura della nostra guida.
Il pagamento avverrà mensilmente direttamente in busta paga per i lavoratori dipendenti, oppure con accredito diretto se a pagare è l’INPS. In quest’ultimo caso l’INPS pagherà mensilmente per le prestazioni a cadenza mensile, come la NASpI o la pensione, oppure con due rate semestrali posticipate nel caso di lavoratori domestici e parasubordinati.
(Autore: Antonio Maroscia)
(Fonte: Lavoro&Diritti)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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