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Nuovi minimi pagano più tasse


Ordine Informa

Semplificazione degli adempimenti fiscali a caro prezzo per le piccole partite Iva. Con il nuovo regime forfetario introdotto dalla legge di Stabilità 2015 si pagano più tasse che nel sistema ordinario. Per professionisti e agenti di commercio con ricavi fino a 15 mila euro i maggiori tributi possono arrivare anche a più di 700 euro all’anno. L’unica salvezza per artigiani e commercianti è quella di derogare alle regole di determinazione e versamento dei contributi previdenziali sul reddito minimale: in questo caso il vantaggio finanziario può arrivare anche a 2 mila euro all’anno rispetto all’ordinario, sacrificando però le aspettative di una pensione decorosa. È quanto emerge da uno studio della Cna relativo al nuovo regime dei minimi introdotto dalla legge n. 190/2014. Il meccanismo agevolato, in vigore dallo scorso 1° gennaio, costituisce un regime naturale. Il forfait si applica cioè automaticamente a tutti i soggetti che si collocano entro i nuovi fatturati massimi previsti dalla normativa (dai 15 mila euro dei professionisti ai 40 mila di commercianti, hotel e ristoranti), salvo opzione per le regole ordinarie. L’aliquota dell’imposta sostitutiva è pari al 15% per tutti. Il reddito imponibile a cui applicare tale prelievo si determina moltiplicando i ricavi/compensi per un coefficiente di redditività differenziato a seconda del codice Ateco che contraddistingue l’attività esercitata, senza tener conto delle spese sostenute nell’anno (per i professionisti, per esempio, è pari al 78%, mentre per commercianti e ristoratori al 40%). Le nuove regole, spiega la Cna, «creano nella generalità dei casi un incremento delle imposte dovute rispetto al regime ordinario». I benefici, in termini di minori imposte dovute, si hanno infatti solo per volumi di ricavi dichiarati nel regime forfetario superiori a 35 mila euro, quando solamente alcune categorie possono accedere al forfetario con un tale ammontare di ricavi. La legge di Stabilità prevede però anche la possibilità per gli iscritti alle gestione speciali artigiani e commercianti di non applicare i contributi pensionistici sul reddito minimale. Anche questa disposizione, tuttavia, si applica solo ad alcune tipologie di partite Iva, escludendo gli altri appartenenti al regime agevolato.
(Fonte: ItaliaOggi)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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