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ll datore può controllare il pc del lavoratore


Ordine Informa

La Corte di cassazione, nella sentenza n. 32760/2021, illustrando le diverse discipline che in tema di «controllo a distanza dei lavoratori» (art. 4 della legge n. 300/1970) si sono succedete nel tempo prima e dopo la riforma del Jobs Act, stabilisce che distrarsi durante l’ orario di lavoro, navigando su internet, invece di lavorare, può essere scoperto e provato più facilmente dal datore di lavoro, e di conseguenza sanzionato. Se la rete internet è dotata di un sistema di controllo informatico a protezione dell’azienda, i relativi dati raccolti possono essere utilizzati anche per verificare la diligenza del dipendente nello svolgimento del proprio lavoro, con tutti i risvolti disciplinari e di altra natura connessi.

(Autori: AMS)

(Fonte: ItaliaOggi)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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