La dichiarazione Imu vale anche ai fini Tasi. Il modello di dichiarazione non può essere predisposto da ogni comune. Lo ribadisce la direzione legislazione tributaria e federalismo fiscale del dipartimento delle finanze del ministero dell’economia, con la risoluzione n. 3/Df del 25 marzo 2015 con la quale si cerca di arginare la superattività di alcuni comuni che intendono «creare» un apposito modello, valido nel proprio territorio, ai fini della dichiarazione relativa al tributo per i servizi indivisibili (Tasi).  I tecnici di via dei Normanni, sulla scorta di quanto già illustrato nelle Faq del 3 giugno 2014, nelle risposte n. 20 e 21, precisano che anche il modello di dichiarazione Tasi, come quello dell’Imu, deve essere unico e valido su tutto il territorio nazionale, proprio in ottemperanza ai principi di semplificazione amministrativa degli adempimenti dei contribuenti, che se hanno immobili dislocati in più comuni, sarebbero altrimenti costretti a compilare diversi modelli di dichiarazione.  Sarebbe altrimenti, impossibile anche predisporre una procedura e un software unici per assolvere gli obblighi dichiarativi.  Oltre a queste esigenze a favore del modello unico su tutto il territorio nazionale c’è anche lo stesso dato normativo che nella risoluzione viene ben illustrato attraverso uno slalom tra i vari provvedimenti che disciplinano i tributi locali in questione che sono confluiti, con l’art. 1, comma 639, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, nell’imposta unica comunale (Iuc).

(Fonte: ItaliaOggi)