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Taglio dell’Ires, che scenderà dal 27,5% al 24%, nuova Iri, l’imposta sul reddito dell’imprenditore, che sarà dello stesso ammontare dell’Ires, abolizione dell’Irpef agricola, proroga ed aumento dei super-ammortamenti e della Sabatini-ter: sono queste le principali novità in materia tributaria per le imprese, previste nella Legge di bilancio 2017. Vediamole nel dettaglio.
L’Iri, imposta sul reddito dell’imprenditore, è una nuova tipologia di tributo sul reddito d’impresa: è stata prevista, per la prima volta, nel 2008, e successivamente da un disegno di legge del 2012, ma mai attuata.
L’Iri avrà un meccanismo molto simile all’Ires (cioè l’imposta sul reddito delle società): difatti, si applicherà al reddito prodotto dall’azienda un’aliquota unica del 24%, dunque non vi saranno aliquote progressive applicate per scaglioni, come avviene per l’Irpef.
A differenza dell’Ires, però, l’Iri potrà applicarsi anche alle società di persone ed alle ditte individuali; inoltre, il tributo sarà applicato sul reddito decurtato di quanto prelevato dall’imprenditore individuale o dai soci.
I prelevamenti di soci ed imprenditore, a titolo di compenso per l’attività svolta, saranno invece assoggettati all’Irpef: in pratica, il reddito prodotto dall’azienda avrà due vie di tassazione, una ridotta, anche se non progressiva, ed un’altra ordinaria. Un incentivo, tanto più conveniente quanto più saranno alti i guadagni dell’impresa, finalizzato a lasciare in azienda ed a reinvestire gli introiti: tra l’altro, il beneficio andrà a sommarsi con l’Ace (aiuto alla crescita delle imprese), che resterà comunque in vigore, anche se ridotta.
Come appena esposto, l’Ires, cioè l’imposta sul reddito delle società, sarà ridotta dall’attuale 27,5% al 24%,dunque risulterà pari alla nuova Iri. I dividendi continueranno ad essere tassati con le seguenti modalità:
1) se distribuiti da società residenti e derivanti da partecipazioni qualificate, la base imponibile sarà:
– pari al 49,72% (con un’esenzione del 50,28%) per le persone fisiche titolari o non titolari di partita Iva e le società di persone;
– pari al 5% per le società di capitali;
2) se distribuiti da società residenti e derivanti da partecipazioni non qualificate, la base imponibile sarà:
– pari al 49,72% (con un’esenzione del 50,28%) per le persone fisiche titolari o non titolari di partita Iva e le società di persone;
– pari al 5% per le società di capitali;
– sarà invece applicata una ritenuta alla fonte a titolo di imposta del 26%per le persone fisiche non titolari di partita Iva.
Per il triennio 2017-2019 viene abolita la cosiddetta «Irpef agricola»: i redditi dominicali e agricoli non concorreranno, cioè, alla base imponibile Irpef di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali.
In arrivo anche la proroga, per il 2017, dei super ammortamenti del 140%. Si tratta della possibilità, per professionisti e imprese, di incrementare del 40% la deduzione spettante per i beni strumentali. La deduzione salirà, invece, al 250% (iperammortamenti) per l’acquisto di beni altamente tecnologici.
Ricordiamo che, attualmente, danno diritto al beneficio i beni strumentali, compresi i veicoli, acquistati tra il 15 ottobre 2015 ed il 31 dicembre 2016, compresi quelli acquisiti in leasing (non a noleggio). Deve trattarsi, però, di beni strumentali materiali nuovi: pertanto sono esclusi i beni usati e quelli immateriali. Inoltre, sono esclusi i beni con coefficiente di ammortamento inferiore al 6,5%.
La maggiorazione nell’ammortamento ha rilevanza ai soli fini fiscali: nella dichiarazione dei redditi dovrà dunque essere indicata, oltre all’ammortamento dedotto nell’anno, una variazione in diminuzione pari alla maggiorazione del 40% (ovviamente, relativamente alla quota di ammortamento di competenza dell’anno d’imposta), o del 150% per gli iperammortamenti.
Per quanto concerne i beni di costo unitario inferiore a 516,46 euro, non essendo soggetti ad ammortamento la maggiorazione si applica in un’unica soluzione e dovrà essere ugualmente indicata nel modello Unico oltre ai super ammortamenti, la proroga è prevista anche per la cosiddetta Nuova Sabatini: questa misura consiste in un contributo pubblico a parziale copertura dei finanziamenti agevolati per l’acquisto, anche in leasing, di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, nonché di hardware, software e tecnologie digitali.o come variazione in diminuzione.
(Autore: Noemi Secci)
(Fonte: La Legge per tutti)