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Cervello femminile Vs cervello maschile. Il parere del neurologo


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Con il neurologo abbiamo approfondito il perché il cervello delle donne è più efficiente di quello dell’uomno. Foto: ©photoxpress.com/Stepanov

Il professor Antonio Federico commenta l’articolo da noi pubblicato sull’efficienza del cervello femminile in confronto a quello maschile. L’esposizione del professore fa chiarezza sulle differenze, e come queste si mostrano nella vita di tutti i giorni. Arriva la Settimana Mondiale del Cervello dall’11 al 17 marzo 2013
LM&SDP

Otto marzo, Festa della donna. Torniamo dunque a parlare di donne e cervello.
Qualche giorno fa abbiamo pubblicato un articolo dal titolo: “Il cervello delle donne è più efficiente di quello degli uomini” in cui si spiegava come, nonostante l’organo femminile sia più piccolo di circa l’8% rispetto a quello maschile, sia in grado offrire uguali se non migliori performance, dimostrando di fatto che più grandi dimensioni del cervello non sono indice di maggiore intelligenza.

A seguito di questo articolo, abbiamo avuto il piacere di conversare con il professor Antonio Federico, past president della SIN e Professore Ordinario di Neurologia presso il Dipartimento di Scienze Neurologiche, Università di Siena, sulle differenze tra il cervello femminile e quello maschile e di come, queste, possono manifestarsi nella vita quotidiana, sul lavoro, ma anche nello sviluppo di malattie.
«Negli ultimi anni, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha posto particolare attenzione sulla diversità con cui numerose patologie neurologiche, che un tempo erano ritenute prettamente maschili, si manifestano molto di più nella popolazione femminile – spiega il prof. Federico – La Società Italiana di Neurologia, che si prepara a celebrare dall’11 al 17 marzo la Settimana Mondiale del Cervello ha attivato l’organizzazione di un gruppo di studio che indaga sulla Neurologia di Genere promuovendo la conoscenza del cervello, delle sue funzioni e delle sue patologie in relazione alle diversità tra maschio e femmina. I dati scientifici, infatti, evidenziano chiare e nette differenze tra il cervello femminile e quello maschile, differenze che sono genetiche, ormonali e strutturali anatomo-fisiologiche, con importanti conseguenze sulle funzioni cerebrali e anche su alcune malattie».

Donne e uomini sono dunque differenti non solo anatomicamente e per il modo di approcciarsi alla vita, ma anche nell’utilizzo di uno dei più importanti organi del corpo: il cervello appunto.
Ma quali sono le reali differenze tra il cervello maschile e femminile, e come si mostrano?
«A parità di quoziente intellettivo, gli uomini hanno sei volte e mezzo la materia grigia delle donne, che è collegata all’intelligenza  generale – fa notare il prof. Federico – mentre le donne hanno dieci volte la materia bianca dell’uomo, che ha la funzione di relazionare le aree cerebrali tra loro».

Se le differenze strutturali sono così evidenti, come si traduce questo nella pratica?
«Sono evidenti anche differenze sull’impiego delle aree del cervello – spiega Federico – le donne utilizzano in maniera dominante il lobo frontale, area legata ai processi decisionali, molto connessa alle cosiddette aree “limbiche”, sede dell’emotività, mentre l’uomo è tendenzialmente portato a coinvolgere, nel processo di ragionamento, una zona più vasta di corteccia. Il processo decisionale delle donne è quindi influenzato dall’area emozionale in misura maggiore rispetto a quello degli uomini: l’uomo tende ad elaborare la realtà basandosi soprattutto sull’emisfero sinistro, razionale, logico e rigidamente lineare, al contrario la donna utilizza in misura maggiore l’emisfero destro che permette di compiere operazioni mentali in parallelo. Il celebre “intuito” femminile si basa quindi proprio sulla possibilità del cervello di elaborare la realtà in modi diversi e paralleli».

Cervello maschile Vs cervello femminile, chi vince dunque?
Forse, alla fine, nessuno dei due tuttavia, «il cervello femminile – conclude il prof. Federico – essendo più dinamico dal punto di vista metabolico ed abituato a situazioni legate a variazioni ormonali, è caratterizzato da una maggiore elasticità. In situazioni complesse è dunque avvantaggiata la donna, perché il cervello femminile è meno “rigido” e portato, quindi, ad analizzare uno spettro più ampio di dati e possibilità; al contrario, il cervello maschile è favorito in situazioni semplici e collaudate».

La Settimana Mondiale del Cervello
Durante la Settimana Mondiale del Cervello, che si terrà dall’11 al 17 marzo 2013, sono previste numerose iniziative: incontri divulgativi, convegni scientifici, attività nelle scuole elementari e medie, visite guidate dei reparti e dei laboratori ospedalieri all’interno del progetto “Neurologia a Porte Aperte”, con l’obiettivo di divulgare la conoscenza del nostro organo più affascinante.


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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