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Bonus dipendenti, voucher detassati sino a 2000 Euro 


Ordine Informa

Nuovi buoni detassati ai dipendenti per servizi di asili nido, assistenza, babysitter, badanti, borse di studio. 
Una novità interessante, appena introdotta dalla Legge di Stabilità 2016, è l’introduzione del bonus ai dipendenti per servizi di welfare. Si tratta, in pratica, di voucher prepagati, che saranno forniti dalle aziende, e serviranno per pagare benefits e servizi aggiuntivi utili a migliorare la vita lavorativa e privata del lavoratore, migliorando così i risultati d’impresa. I voucher, ad esempio, potranno essere erogati per i seguenti servizi: 

– asili nido;

– babysitter; 

– borse di studio;

– colf e badanti;

– assistenza a familiari non autosufficienti.

I buoni welfare non saranno tassati e non entreranno a far parte del reddito dei lavoratori sino ad un massimo di 2.000 Euro (2.500 se i dipendenti saranno coinvolti nei servizi di governance aziendale), superando così gli incentivi già previsti per la produttività. 

Chi ha diritto ai voucher prepagati Potranno beneficiare dei voucher prepagati tutti i dipendenti del settore privato, con reddito sino a 50.000 Euro annui. Per usufruire di tale incentivo, i buoni dovranno essere erogati in base ad accordi collettivi con le organizzazioni sindacali, sia territoriali che aziendali: la previsione dell’agevolazione nei contratti collettivi di secondo livello facilita senz’altro l’attivazione di tali misure anche per le piccole aziende, e non obbliga il dipendente ad attendere l’offerta del datore di lavoro (offerta di servizi che, nella maggior parte dei casi, viene erogata solo dalle aziende di dimensioni consistenti). Come ottenere i voucher Il bonus ai dipendenti potrà essere erogato, come abbiamo detto, sulla base di accordi collettivi, anche in sostituzione dei premi produttività: le modalità concrete di rilascio, però, dovranno essere definite con un decreto attuativo, che dovrà essere emanato entro febbraio 2016. Incentivi per i dipendenti Gli altri incentivi ai dipendenti, per i quali si prevede la tassazione sostitutiva al 10%, sono: 

– salari di produttività; – quote di partecipazione agli utili aziendali; – welfare derivante dalla contrattazione aziendale (non erogati con voucher prepagati). Nel dettaglio, i salari o premi di produttività sono gli extra corrisposti ai lavoratori a fronte di un aumento di produttività, qualità, redditività, innovazione o efficienza organizzativa. Per quanto riguarda le misure di welfare aziendale, già esposte in merito ai voucher prepagati, possono riguardare, in generale, i seguenti settori: – previdenza complementare; – assistenza sanitaria integrativa; – incentivi alla mobilità sostenibile; – misure inerenti il benessere dell’individuo nel suo complesso; – sostegno allo sviluppo familiare (asili nido aziendali, colonie, convenzioni con istituti ed associazioni sportive…); – conciliazione famiglia-lavoro (work life balance). Alcune di queste misure sono già considerate esenti secondo il Testo Unico Imposte sui Redditi (Tuir) [1], pertanto mantengono l’ esenzione, anche quando sono riconosciute in alternativa ai premi aziendali. Infine, tra gli sgravi ai lavoratori è prevista la partecipazione agli utili dell’impresa: in questo caso, il benefit è detassato al 10% sino ad un tetto massimo di 2500 Euro. 

[1] Art. 51 Tuir.

(Autore: Noemi Secci)

(Fonte: La Legge per tutti) 


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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