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Arretrato, tassazione ordinaria


Fisco Ordine Informa

Tassazione ordinaria sui compensi arretrati pagati con un ritardo «fisiologico». La tassazione separata scatta solo quando l’attesa è «eccezionale rispetto a quella che dovrebbe rappresentare la scadenza originaria». Il che si verifica tipicamente in caso di sopravvenienza di leggi, nuovi contratti collettivi, sentenze o altre cause non dipendenti dalla volontà delle parti. Laddove il ritardo sia imputabile ai tempi tecnici per il calcolo e l’erogazione degli emolumenti, il meccanismo impositivo di favore non si applica.
Così si è espressa la direzione regionale Lombardia dell’Agenzia delle entrate, rispondendo a un’istanza di interpello lo scorso 26 settembre. Il caso riguarda un contribuente che svolge le funzioni di giudice di pace e di giudice tributario, ma il principio ribadito dall’ amministrazione è estensibile a tutti i lavoratori dipendenti e assimilati.
L’istante, che ha ricevuto nel 2014 indennità e compensi relativi al lavoro svolto nel 2013, chiedeva di sapere se tali importi dovessero essere inclusi nel modello Unico-PF oppure assoggettati a tassazione separata. Regime, quest’ultimo, che l’articolo 17 del Tuir prevede per alcune tipologie di redditi in deroga all’ ordinario principio di cassa (il quale lega la tassazione delle somme al periodo d’imposta in cui esse sono percepite). Con la sentenza n. 142/2014, peraltro, la Corte costituzionale ha dichiarato illegittima la norma del dl n. 98/2011 che assoggettava a imposizione piena gli arretrati dei giudici tributari corrisposti entro l’anno successivo a quello di maturazione.
(Fonte: ItaliaOggi)


Ordine dei Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale di Palermo
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